domenica 24 novembre 2013

Ma la grolla è alcolica?

Prima di stagione con i fiocchi! Devo dire che la carogna è rimasta calma fino alla notte prima (quasi insonne). Sarà per le belle uscite in MTB, sarà per il full-time con Massimo&Co, sarà per il lavoro ma la voglia di skialp era ancora sopita. Ci ha pensato il meteo con una bella buttata dal basso in su a farmi risvegliare. Non si può non onorare tanta grazia.
Grazie alle nuove tecnologie l’organizzazione si fa più semplice…ma il gruppo s’ingrossa: siamo in 15 tra Oss, istruttori e amici. Dove si và? La grande domanda…tante idee e ben confuse. L’entusiasmo porterebbe in terra svizzera per via dell’ottimo innevamento, ma meteo, vento e “sassi in quota” distolgono la mia attenzione da questi lidi…
Meglio giocarsi il jolly: piste chiuse di Champorcer e tavola da sassi.
Il gruppo è grosso e, per definizione, lento. Arriviamo con molta calma al parcheggio, quota 1450 mt. La scimmia sale. Ci si prepara al freschetto… ci saranno già 50 cm in paese. Il cielo è moderatamente velato…all’ombra fa freddino..ma al sole si schiatta. Non siamo i soli ad averla pensata e già diversi sono in cammino. Meta: Becca di Pragelas. Stefano parte a cannone. Io cerco di tenere il passo. Facciamo i primi 500 metri in 1 ora…come inizio di stagione non male…ma poi pago spompandomi…e l’uso del soft non aiuta. Inizio ad arrancare. Il gruppo si sgrana.
Ad un certo punto l’anarchia: ma dovevamo andare a destra!!! Macchè…si sale sulle tracce di chi precede…altro che battere 50 cm di fresca…cambio gita…la punta innominata dopo gli impianti và più che bene!!! Vabbè…siamo in democrazia (inoltre ero troppo stanco per battere traccia).

Inizio il cambio di set up. Altri skialper scendono a bordopista. Il pendio è invitante e un po’ trifolato mentre davanti l’intonsitè. Cosa facciamo??? Parte la sarabanda di valutazioni…ma io di lì, no io di là, no là è piatto, si di là si passa…troppo casotto…parto dritto verso il verginone…se ci sarà da smadonnare pazienza.
Devo dire che le prime due curve le ho fatte con un po’ d’apprensione…come se non mi ricordassi come si fa…ma poi…solo goduria. Una serie di dossi…non troppo veloci purtroppo ma libidinosi da saltare. Nel frattempo alcuni skiers tagliano in basso e tracciano la parte bassa. Ottimo! Riesco a passare il falsopiano e mi butto sul secondo pendio ancora più divertente. Gente commossa!!!
 Come sempre mi faccio prendere…salto in un fossato e m’impano…poi riparto e, ovviamente, manco le tracce di rientro. Tiro una lunga e moderatamente pericolosa diagonale sperando di traguardare le piste…ma inevitabilmente m’impianto! Arranco un po'…prima a piedi, poi spingendo con i bastoncini, poi nuotando…alla fine mi riconfiguro a sci…ma senza le pelli…riesco a tornare in traccia senza faticare troppo e senza perdere ulteriore tempo. Un buon compromesso anche se sono sudato marcio ed esaurito.
Tornati in pista meglio non improvvisare…scendiamo sul trifolo anche se a bordo pista c’è sempre qualcosa di buono.
Arrivo sul bel saltino visto in salita ma…gambe troppo cotte per fare un salto decente!
Parcheggio…di già??? Vabbè…buona la prima. Anzi, ottima considerando: il super salame nostrano del "Modenese", il lambrusco e la mitica “merenda” valdostana accompagnata da litri di birra e super grolla gigante da 15 persone…

La gita con post gita più divertente di sempre…cotti ciucchi…qualcuno si chiedeva se la grolla fosse alcolica…NOOOOOO FIGURATI!!!!


N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.