domenica 25 gennaio 2015

Avventura al Pizzo Meriggio

Mingo: è la mia prima gita...facciamo 900 mt.
Mirko: non ti preoccupare....

Finì con 1500 di dislivello e ravanate pazzesche.

Prima sfiga: ricordarsi di fare colazione prima della svolta verso Albosaggia. Il paese è deserto.
Seconda sfiga: ricordarsi che le gomme da neve e/o catene sono fortemente consigliate...la mia Golf muletto è salita senza problemi ma abbiamo perso due amici per strada (mai arrivati).
Terza sfiga: nel bosco mai seguire tracce strane...ma questa è un'altra (solita) storia.


Saliamo per i prati poi dentro il bosco su fino alla dorsale.

Uscendo fuori il panorama è davvero notevole. Molte cime fumano...ma qui il vento è zero!

Arrivati in vetta subito ci attira il pendio nord.
Detto fatto...discesa da urlo!!!
Arrivati nel piano si ripella...saliamo e torniamo sulla dorsale fino a Punta della Piateda.

Qui tracce polverose c'inducono a buttarci dentro...una conca chiusa. 4 fantastiche curve pagate con ravanata atomica (rimontiamo punta della Piateda a piedi dentro nella neve fino alla vita).
Riprendiamo lo snow e ci buttiamo sulla discesa giusta fino al traverso infame...ancora qualche passo a piedi e siamo sulla schiena boschiva che porta fino al parcheggio.
Fine dei ravani...non con me...andiamo troppo a sinistra e arriviamo su un salto di roccia.

Davanti sbarrato. Indietro troppo ripido. Noto una linea a sinistra. Molto rischiosa: ripida, carica di neve (polverosa) e fatta da pillow. Scende fino ad una valletta. Penso che da lì un qualche sentiero o forestale ci riporterà sul giusto lato della montagna...la scarsa cartina del gps non è di aiuto, ma preferisco rischiare scendendo che ritornare su.
Entro dentro, testo l'ingresso e il pendio. Tutto ok ma vedo che non potrò aspettare i ragazzi a metà discesa. Bisogna farsela tutta per arrivare in zona "sicura".
Stefano e Mingo ancora discutono su cosa fare...ma ormai sono lì, esposto. Ho preso quella che ancora oggi ritengo la decisione migliore e più sicura (paragonata alle alternative)...quantomeno ho reso una decisione.
Forzo la mano e parto.
Ammetto che è stata una discesa a culo stretto...ma anche una discesa da film!!!

Se dovessi tornare al meriggio ci scenderei di nuovo ma non la consiglio di certo.
Bisogna valutala molto bene perchè arrivati all'imbocco non si torna indietro (o meglio è una gran ravanata tornare indietro).
Sotto è un casino. C'è molta boschina ma in qualche modo si arriva su una forestale (100 mt). Da lì salvezza e ancora belle curve fino alla macchina.
Qualcuno ha detto "la solita Mirkuzzata"...io dico la solita avventura.



N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

sabato 24 gennaio 2015

Sandomenico freeride

Cerchiamo di cogliere la nevicata...quindi in cerca di una meta tra i vari spot che non aprono resta San Domenico.
Investimenti pesanti per chi fa freeride: nuovo parcheggio, nuove casse e nuovi impianti...uguale tutto trifolo in metà giornata.
Il vento ha lavorato bene anche qui e bisogna stare all'occhio.
C'è un nuovo percorso molto bello: una dorsalona che ben si presta...occhio solo a una balza sulla metà (ovviamente chi c'è finito sopra???? ;-).

Bella giornata ma troppo snow stress...

martedì 6 gennaio 2015

Bingo@Andermatt - Pizzo Centrale

Chi cerca trova.
Chi studia sarà premiato.
Chi conosce sa.

Ok, non è che abbia fatto chissà che cosa...ma vista la situazione, poca neve e quella poca molto ventata...trovare la gita perfetta non era facile. Ma questa volta ho fatto bene i compiti. Sole, valle imboscata e protetta dai venti, 30 cm di farina. Andermatt è una garanzia.
Ma immaginare che saremmo stai noi tre (Mirko, Iacopone e Sprea) ad essere i primi e unici qui era veramente impensabile.
Peccato aver perso un guanto (quante volte dico agli allievi di fare attenzione al materiale!!!).
Ad ogni modo salita al Gemstock...

si guadagna il colle e discesa verso la strada del Gottardo (belle curve). Sul falso piano si pella e si sale.
Il Pizzo centrale ha un ultimo muro impegnativo e finale alpinistivo. Quindi puntiamo il bel colle sulla sinistra con cimetta acclusa (Rotstock).



Discesa sulla dorsale ma appena si può si entra sulla sinistra in un simil canale. Da qui discesa in prima da urlo in una valletta riparata.


Ci diamo il cambio davanti ma è davvero una cosa assurda!!!!
Arriviamo all'incrocio con le conosciute discese dal Unteralp.
L'idea era risalire ma l'ora tarda e le gambe molli inducono al penoso rientro per la lunga valle fino ad Andermatt.
Bisogna pensare meglio al rientro perchè con lo snowboard è davvero una ravanata...anche se la stradina lisciata aiuta un po'...

BIG DAY.



N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

giovedì 1 gennaio 2015

Capodanno perfetto - Punta della Valle

Finalmente ho portato la famiglia in montagna...e giustamente non c'è neve se non al Devero.
Ad ogni modo le prime discese in bob e i passi nella neve fresca di Massimo sono davvero un'emozione indescrivibile.

Ultimo giorno dell'anno memorabile: tutti gli amici a casa di Michele in Val Vigezzo...BBQ in giardino sotto il cielo stellato...birra ghiacciata in mano.

Come coronare cotanta perfezione? Il primo mi sveglio presto. Parcheggio al Devero e metto le pelli in solitaria.

Mi porto sul lato oscuro...che poco conosco e abbastanza laborioso raggiungere.
Da considerare se volessi fare Valdesetra o altro.
Ma la mia meta è sulla dorsale verso il Corbenas. In realtà gli accumuli del forte vento e i distacchi che si vedono in giro m'inducono a cambiare obbiettivo.
Arrivo di fronte al Corbenas, sul punto più alto prima del traversone. Mi godo il panorama unico del Devero e la giornata di sole.



Discesa alla ricerca della poca polvere rimasta (nelle vallette)...più giù già trasformata...firnone e curve da urlo.



Davvero una bella gita. Il Devero non delude mai.



N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.