lunedì 28 dicembre 2009

Bormio… again!

Pomeriggio di Natale…appesantito dalle mangiate e dai mille brindisi d’augurio inizia una febbrile ricerca del posto giusto dove andare l’indomani. Nei giorni passati aveva nevicato pesantemente, ma il previsto rialzo termico ed il forte vento in quota avevano guastato i piani ai più. Tra bollettini, telefonate, siti internet, webcam e altro non sapevo più cosa consultare per capire cosa fare…in solo 30’ minuti sono cambiate mille destinazioni: Tonale, Sestriere, Medesimo, Alagna, Pila, S. Moritz…Cervinia. Sembrava tutto deciso per Cervinia ma brutte notizie di vento e crosta fanno saltare tutto. Solo grazie alla telefonata di Marzio, giunta all’ultimo quando tutte le speranze sembravano svanite, si decide: “a Bormio ha fatto neve nuova nel pomeriggio, e sembra non aver scaldato”. Ci organizziamo al volo ed alle 5.00 io, Fiso ed “Herman” siamo pronti e carichi alla volta di Bormio…per la 3° volta dall’inizio di stagione. Arriviamo presto, in paese nulla ma su in quota alcuni pini sembrano imbiancati. Temperatura –7 e cielo sereno. Speriamo. Salendo in seggiovia valutiamo la situazione…niente tracce, chissà come sarà la neve…Scendiamo a metà, ci buttiamo senza indugi…neve fresca, un po’ gessosa ma siamo in basso…
chissà a 3000…saliamo alla svelta con la funivia gialla, calziamo tavola e sci e subito giù tenendo la sinistra tirando le prime curve nella neve intonsa…ed è powder!!!
Il morale s’impenna, l’adrenalina pompa e noi iniziamo a martellare discesa su discesa alla ricerca della linea migliore, cercando i cliff più belli…che spettacolo!
Ci chiamano vari amici che hanno desistito a venir fin a Bormio e ci confermano che dalle altre parti la situazione è triste… “e lì com’è?” “beh, qui bingo!”Restiamo tutto il mattino a percorrere quella linea magica, tutta per noi.
Alla fine si rivelerà la più bella e remunerativa. Pausa al rifugio in cima…il panorama è mozzafiato.
Riprendiamo nel pomeriggio ma siamo un po’ cotti. Provia mo a cambiare un po’ ma è rimasto poco. Il vallone è veramente invitante. L’ingresso sembra sicuro ed io scalpito per provare…il Fisio non è molto convinto, in effetti c’è tanta neve in gioco e nessuno ci ha messo ancora il naso. Alla desisto, anche perché sono stanco e abbiamo già avuto un bel regalo, meglio accontentarsi. Salutiamo Marzio, gran compagno di giornata, e rientriamo stanchi ma felici a Parma.
Solo l’indomani sento dei 4 del soccorso alpino morti in val di Lasties. Esattamente un anno fa ero a percorrere quella valle. Ripenso alla decisione di non fare il vallone e sono felice, la montagna vuole rispetto e umiltà. Il mio cordoglio e la mia stima a coloro che, mettendo a repentaglio la propria vita, vengono a tirar fuori dai guai quelli come me che a volte osano un po’ troppo. Grazie.

martedì 22 dicembre 2009

Lambro freeride

Milano è sotto la neve. I famosi 60cm di neve sono arrivati…forse più. La temperatura è fredda, la neve soffice e polverosa…arrivo a casa presto, mangio, m’annoio un po’ davanti alla tv…le luci di natale sono state inglobate dalla neve.
Sono le 21.30 e sembra che esista solo il Grande Fratello quando là fuori c’è un mondo inesplorato, tutto per me…una porta magica che mi proietta come Alice nel paese delle meraviglie…dove ad essere il cappellaio matto sono io! Calzo le ciaspe ed in pochi secondi mi ritrovo sulla collinetta del parco lambro.
Intonsitè…secret spot…tutto per me! Come resistere…calzo la tavola e wooomm…la collina non è troppo alta, ma quelle quattro curve in una powder da urlo, fanno godere….

Su e giù, su e giù…mi sento un bambino piccolo….il lambro si popola di gente che passeggia, gioca a footbal, scende in slittino, si rotola nella neve…ma la cima è solo mia!
5 discese “epiche” a pochi passi da casa mia…
mentre i più sono ancora in fila in via Rombon (poveretti)…ecco la filosofia che mi fa amare Milano, prenderne il meglio…e stasera Milano come Alagna, freeride paradise.

Skialp Betulle.

Domenica di sole. Ha nevicato di brutto a Parma e sull’appennino…e la cosa giusta sarebbe andare a trovare i miei, mangiare due tortellini e farsi della gran fresca a Pratospilla! Però il tempo è tiranno e m’accontento di fare una gita didattica ai Pian delle Betulle per provare sul campo questa famosa split. Partiamo, io e Stefano, verso le 10 dal parcheggio dell’alpe di Paglio direzione Cimone di Margno. 400mt di dislivello…peccato che all’ombra e con un freddo becco. Ci sono altri sci alpinisti, abbastanza agili con le pelli, meno con le gomme lisce delle macchine (la strada di tornanti ha rischiato di mietere diverse vittime). Inizia la salita. Stefano sale agile con le ciaspole, io pure con la mia split…finchè sulla pendenza più tosta…swoom…scivolo all’indietro e mi trovo sdraiato come un pirla! Stefano inizia a storcere il naso…mentre io imputo la caduta alla mia inesperienza con le pelli…

Arriviamo quasi in cima in un’oretta. L’ultimo pezzettino è ghiacciato e pendente…come cazzo si sale? Tribolo per un bel po’ per arrivare a scaletta quasi in cima…e pum ricado in un posto non simpatico…mi ritrovo su un fianco con ste cazzo di assi a bloccarmi i movimenti. Mi devo aggrappare alle ciaspole di Stefano per trascinarmi su…lui sempre meno convinto…io un po’ più demoralizzato. Ci guardiamo in torno.
La nord del Grignone ispira un’epica discesa. Il Legnone non è ancora “pronto”, ma col binocolo scruto “un’impossibile” linea di discesa che mi fa scalpitare…

Assetto da discesa. Le operazioni si rivelano abbastanza facili. Scendiamo verso l’alpe Oro. Una bella discesa su neve smollata dal sole.
Peccato che la quota bassa non garantisca una grande copertura, ma la discesa è più che piacevole. Arrivati agli alpeggi ci fermiamo a mangiare dei panini, godendoci silenzio e panorama.
Risaliamo. Vado veloce finchè la pendenza risulta contenuta…ma quando sono costretto a far delle diagonali ecco che inizio a scivolare. La metà a valle fatica a far presa e la neve si smolla e non mi dà supporto. Inizio a faticare come una bestia ed incazzarmi…pago la mia inesperienza nel fare la traccia più giusta per le pelli (e non per le ciaspole) e nel farla aderire bene (mentre cerco più la lamina). Ritorno in cima…non sono ancora completamente scoraggiato ma sono sempre più convinto di dover fare esperienza con gite facili e di dover comprare i rampant al più presto!
Scendiamo verso il parcheggio, ma anziché passare in mezzo dove era tutto trifolato,
scendiamo a sinistra in mezzo al bosco e poi sotto i piloni della seggiovia. Bello e morbido…
a pensarci si poteva trovare veramente qualcosa di buono ma và bene così, una bellissima giornata “scolastica” con tanto di prova ARVA alla fine!

mercoledì 9 dicembre 2009

Bormio “immacolato”

Come descrivere questo lungo ponte di 4 giorni diviso tra neve, terme, cibo e amici? Non ci sono parole se non per ringraziare tutti: Teo, Fra, Ale, Ste, Macca, Anna, Busca, Giulia e Silvietta (che m’ha sopportato!). Grazie anche a Stefano che mosso da scimmia disumana m’ha raggiunto sabato in giornata (big day). Grazie anche ad Ornella che lo ha accompagnato (altrimenti sarebbe stato da ricoverare alla neuro ;-)
Day 1: arriviamo prestissimo io e Silvia…praticamente non ho dormito…non vedevo l’ora di venir su. Ne ha messa parecchia e so che ci sarà da divertirsi. Ma prima di tutto bisogna rimettere Silvietta sulla tavola dopo un anno e mezzo di stop e l’operazione al crociato. La prima discesa del campo scuola è da incubo…il terrore negl’occhi. Ma poco dopo recupera i movimenti, ritorna a curvare come per magia…ed è gioia (per lei ma soprattutto per me nel vederla così). Prende il maestro per un paio d’ore…è arrivato il momento per me e Stefano di darci dentro. Dopo aver tirato delle belle linee tra i boschetti ed a mezza costa (linea magica, intonsa e tutta nostra!)
prendiamo coraggio e giù nel vallone. Ed è powder!!!! Ogni tanto si sfiora qualche roccia ma la neve è buona e tanta…nonostante la “manifestazione degli operai” il mercoledì, ci sono solo due nuove tracce…fantastico!
Day2: S.Caterina. Una piacevole sorpresa di una località poco conosciuta ma veramente notevole. Passo la giornata con Silvia, poi ci raggiungono la Fra e il Teo. La neve è morbida e fantastica. Oggi dedico la giornata al test in discesa della mia Yukon 168 split, sperando che tutto regga. E tutto regge!!! Feeeling fantastico, gran tenuta sul duro, gran reattività in powder. Già pregusto le possibilità che questo nuovo giocattolo potrà regalarmi….
Day3: Bagni nuovi…ma non posso, semplicemente, svegliarmi ed andare alle terme, così senza nemmeno faticare un po! Sveglia presto, alle 7 sono a Bormio 2000, metto le pelli alla split e risalgo verso Bormio 3000. La luce dell’alba ed il silenzio del mattino rendono l’atmosfera magica.
Il feeling con le pelli è strano…sono abituato alla ciaspola che sul duro e ripido non molla di un millimetro…mentre la pelle necessita di una “strategia” diversa…dalla pista mi butto fuori sulla neve fresca. Il galleggiamento è fantastico. Sono stanco ma macino metri velocemente, senza quella fastidiosa croce appesa nello zaino…che spettacolo! Ora sono pronto per le terme!
Day4: S. Caterina. Si muove tutto il gruppo pronti per una fantastica giornata di sci…peccato che la nevicata della nottata non abbia smesso…fino alle 12.00 neve e vento mettono in fuga i più…tutti in fila in Valtellina…noi aspettiamo fiduciosi in baita…giocando a Solo in 10 (sfiorando rissa ed espulsione dal locale ;-)…finalmente smette.
Un timido sole fa capolino. Davanti a noi neve immacolata.
Mi porto il Macca dietro in 3 super discese in questo valloncello isolato, intonso e solo per noi. Certo, l’accesso non era molto semplice (ne 100% sicuro ad dir la verità), ma che spettacolo. Lui fatica causa tavolina troppo corta…ma che libidine…la mia Volkl Selecta 175 fa il suo dovere…sono stanco e felice. Torniamo a casa.
Ancora una cena tutti assieme. Purtroppo è tempo di tornare a Milano. Oggi in ufficio è difficile non pensare a tutta quella neve, ai bellissimi giorni ed alla fortuna d’averli condivisi con veri amici!