mercoledì 10 novembre 2010

Un vallone all’improvviso

L’inverno sembrava già arrivato. A ottobre avevo tirato fuori il piumino e guardavo già goloso e trasognante alle mie amate montagne imbiancate da metri di neve. Molti hanno colto la prima polverella magari allo Stelvio o più in là in Austria mentre ero costretto da impegni a rimandare, a guardare la Grigna tutte le mattine e contare i giorni al primo w-end libero e con tempo bello. Nel frattempo è arrivato lo scirocco. Ero in Puglia in maniche corte e sapevo di amici che facevano il bagno in Sardegna. Pensavo alla mia neve che soccombeva al rialzo delle temperature. In fondo è inizio novembre, può capitare. Sabato è previsto bello e Bormio apre la stagione.
L’anno scorso è stato di buon auspicio perché non replicare? Guardo le webcam ed è desolante. Neve solo in pista, fuori si vedono le rocce affiorare. Inoltre deve aver scaldato parecchio. Però ci sarà sole e la neve sembra ottima. Decidiamo di salire io, Beber e Vale. Sfoggio una bella Yukon nuova di pacca comprata in saldo a maggio e mai usata…insomma non vedevo l’ora. Andremo in pista quindi, quale occasione migliore per rodare tavola e gambe?

Arriviamo presto. La gionata è splendida. I boschi accesi di rosso e giallo lasciano il campo al bianco della neve ma solo dai 2000 mt in su. Ne avevo bisogno. Erano 3 settimane che non respiravo aria di montagna e sole.
Avevo lasciato Bormio quest’estate in mtb, ora guardandoo verso il Ghiacciaio dei Forni e alla Val Zebrù il panorama è diverso. Già inizio a fantasticare sulle possibili gite con la split, da Punta San Matteo alla Traversata S.Caterina Bormio 3000…che spettacolo sembra primavera invece è solo il primo giorno della stagione!!!

Facciamo qualche pista di riscaldamento. Ogni anno la prima discesa è un po’ disorientante. Mi allaccio la tavola chiedendomi come si userà questa “roba”, sembra la prima volta ma appena mi metto in piedi tutto torna alla mente, tutto diviene familiare. Certo mi sento un po’ legato ma dopo pochi minuti inizio a spingere bene. La tavola è una bomba (la Yukon è sempre una sicurezza) e mi diverto alla grande nonostante la neve in pista sia abbastanza dura. Mi concedo piccole divagazioni bordopista, c’è del morbido ma so cosa c’è sotto: rocce affilate e appuntite pronte a distruggermi la soletta. Resisto ma Beber scalpita. In effetti la neve fuori è più morbida del previsto. Bormio è proprio magica.

Pausa pranzo, ci godiamo il sole, scambiamo due chiacchiere mentre il cagnone del rifugio ci mendica del cibo (golosone). Ecco che spunta il Bordons…ciao, allora, com’è? Hai aperto il Vallone? Ma rocce? Si può fare??? MITICO
Beber andiamo!!!

Per lui è la prima volta a Bormio ed è subito stregato dal regalo che ci viene offerto così inaspettatamente prematuramente. Tre discese mitiche, con neve invernale e ottimo fondo (giusto qualche roccetta in alto, ma un giusto prezzo da pagare), più crostosa in basso ma quando ormai il più era fatto. Tre discese sempre diverse, trovando sempre linea vergine, salti, contropendenze. Mai avrei pensato di cominciare così!!!

Recuperiamo la Vale. La giornata volge al termine e dobbiamo rientrare. Domani porta nuova neve… slurp.

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