lunedì 23 gennaio 2012

8229mt (tra su e giù).

Dopo l'abbuffata di neve di ieri al Devero oggi voglio proprio pellare!!!!
La situazione non è rosea...o troppo caldo (italia) o troppo brutto (svizzera). No problem...con il bel gruppetto di compagni SA1 si và a fare l'Arpiglia (già che Manuel era già in zona). Purtroppo iniziano le defezioni...chi deve lavorare...chi deve tranquillizare la fidanzata...chi semplicemente è troppo brutto il meteo e c'è troppa strada!!! Vabbè, ripieghiamo. Ho sentito Carlo che voleva andare nella Valdeserta al Devero. Però il bollettino per domenica dà pericolo 4 (visto il forte rialzo termico)...già ieri tanta neve collosa...insomma la cosa non mi convince. Poi la telefonata del Fisio. Isola che non c'è. Rapido sguardo al meteo in netto miglioramento. Mollo la split...
Arrivati a destinazione alle 7.30 (e loro sono partiti da Parma...miga normel lilor!!!) il bar è chiuso per non parlare dell'ancora. Ci si guarda negl'occhi...che si fa??? Si aspetta. Dopo un po' il bar apre e si riesce a bere un caffè (3.8 euro) e prepararci al caldo. Ma aprono???? Non si sa...finchè il macchinista verso le 8.30 entra dentro per farsi una birra media...e lì capiamo che è quetione di secondi!!!
Non c'è troppa gente ma tutti hanno l'aria minacciosa...noi 9 ci portiamo in pole position e siamo i primi a salire. L'ancora è lunghissima e il rischio di cadere estremo...ma già si nota l'intonsità nel bosco. Non c'è troppa neve...ma è fredda e scorrevolissima. In compenso tira ancora un vento bestiale.
Pronti via...le prime 3 discese a bordo ancora. PAURA!!!! Bosco rado. Pendenza sostenuta (sui 30°). Linee infinite e salti ovunque...

Che posto pazzesco...ti sposti di un metro e ti ritrovi una nuova linea vergine da tracciare. Il gruppo è tosto e si và veloci...dalla cima al fondo in un colpo solo a bomba. Ma non c'è frenesia...sembra che sia tutto per noi.
Dopo diverse discese e varianti iniziamo a spostarci sul fianco con rientro sulla strada. Ed è qui che si apre il terreno ideale e neve fantastica.

Purtroppo la Gopro si scarica e non riesco a filmare queste discese che saranno tra le più belle...tutto il fianco è un susseguirsi di canali, salti, passaggi obbligati tra i tronchi...tutto questo a velocità folle...il rischio maggiore è scontrarci tra di noi (almeno un paio di volte ho evitato il botto). Il gruppo si gasa e si cerca di alzare il tiro...cerchiamo dei salti importanti...e qui non mancano...occhio però perchè ci sono delle balze nascoste e anche l'atterraggio in mezzo ai pini và controllato.
Il ritmo è troppo sostenuto...meglio fare una pausa...si spalanca il furgone e via di pane, salame e lambrusco!!!
Riprendiamo ringalluzziti dalla sosta. Intanto il cielo fa trasparire un pallido sole permettendo di vedere meglio la linea...

Ci si sposta più in là. Troviamo un canale. Ancora più in là...altro canale. Ancora più in là...altro canale...e sempre da primi!!!! MAMMA MIA CHE SPETTACOLO!!!!
Le temperature si alzano ed iniziano a venir giù delle girelle nella parte bassa che nemmeno alla Motta!!! Questo lato ha esaurito le possibilità. L'ultima discesa era al limite (secondo me) ma i ragazzi più esperti di me si son fidati ad aprire.
Risaliamo e insieme a Mattia (skier) e Vincenzo (snowb) decidiamo di puntare verso l'arrivo del secondo skilift rimasto chiuso e scendere dietro in una valletta che avevo individuato sulla carta.
La risalita su neve dura è svelta e agevole (ritenuta troppo faticosa per gli altri...sfaticati). Dalla "cima" vediamo il vento sferzare i dossi dietro di noi.

Per fortuna dove dobbiamo andare è riparato ed esposto in pieno nord.
Ingresso in salto dalla cresta...e vià nell'intonistè!!!

La pendenza non è sostenuta ma la neve fredda e la traccia di Mattia ci permette di superare agevolmente il primo tratto. Da qui bosco intoso.

Ci facciamo prendere la mano e tiriamo dritto. Alcune tracce girano a sinistra...ma noi no...dritto!!! A destra un piccolo ruscello si trasforma in una forra profondissima. Solo a questo punto decidiamo di portarci verso sinistra. Arrviamo in vista della statale. Sotto il bosco ripido e con neve stupenda. Ingresso in salto dal sentiero (4 o 5 metri), atterraggio morbido e tre curve schivando i tronchi. Orgasmo puro!!!!
Mattia saggiamente piega a sinsitra. Vince insegue ed io tiro dritto...finchè vedo i tronchi di due pini e i successivamente, a un paio di metri dopo, le punte!!!!! Mi fermo subito. La forra si apriva ad imbuto. Non c'è via d'uscita. Io e Vincenzo sganciamo e iniziamo a risalire nella neve fonda fino alla coscia. Ritroviamo la traccia di Mattia e scendiamo. Ormai siamo in vista della strada ma mancano una ventina di metri a picco in mezzo alla boschina. Con super cinghialata passo e mi ritrovo in un piano con la neve alla vita. Per raggiungere la strada (e il furgone) dovrò fare 100 metri strisciando...esaurendo le ultime forze!!!
Che giornata spettacolo. Che bingo!!!!
Grazie Fisio...cane da tartufi come sempre. Bella compagnia. Gran surfata. Gran spot.

N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSATIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

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