lunedì 9 gennaio 2012

Se "il buongiorno si vede dal mattino"....buon 2012!!!

Di ritorno oggi al lavoro dopo 5 giorni a gironzolare per monti tra la Valle d'Aosta e la Valtellina sono troppo stanco e inebetito per concentrarmi.
Ho ancora il sapore della neve, ora fredda e leggera, ora pesante e crostosa, ora dura e trasformata...che scivola veloce sotto la tavola, alzando onde, spruzzandomi sul viso mentre sorrido e godo.
Troppe emozioni per scriverle tutte in quattro paginette...per questa volta lascerò parlare le immagini...

Day 1 - Courmayeur: dopo settimane di neve e vento ecco una finestra di sole a Courma. La scimmia è troppa e nonostante sia l'ultimo giorno di lavoro e non riesca a racimolare nessuno do buca e parto alla volta del Monte Bianco. Per fortuna mi aggregherò ad un simpatico e forte gruppo di parmigiani sponsorizzato dal Fisio. Non mi aveva specificato fino in fondo quanto fossero forti e tutti sci-muniti!!!! Mi hanno tirato il collo tutto il giorno.
Ci presentiamo in cima all'Arp aperto dopo 2 settimane di stop. Tutto vergine.
Ecco la mandria di friiriser cacasotto guardare tutto quel ben di dio e aspettare qualcuno che "testi" il pendio. No comment.

Intonsitè....

Noi andiamo verso luoghi più lontani...colle dello Youla, destination il canale del Vescovo. Personalmente è stato un peccato procedere con un lungo diagonale per accedere da ultimo al canale.

Indubbiamente bellissimo ma troppo sassoso all'imbocco e dopo 5 sciatori troppo arato. Per fortuna fuori dal canale il campo si apre e la mia coda di rondine può assaggiare della powder 00!!!!

Rientro bastardo e fine dei giochi....troppa ressa per rimanere lì...ci si sposta sul Toula...ma è tardi. Orami è bello arato e scaldato...si riescono ad incastrare belle curve...

...personalmente avrei preferito fare un po' più di discover sul lato invernale (ah se Stefano fosse venuto con me!!!!).


Day 2 - Livigno: raggiungo i ragazzi a Oga un po' depresso perchè la neve è da un'altra parte. Con piacere sarò smentito per tutta la settimana. Decidiamo di scaldarci con una salita facile a Livigno, Punta del Lago Nero. Passati dal Foscagno vediamo molte lastre e sassi segno di un vento indecente. Anche il meteo non è dei migliori ma sono fiducioso. Alla partenza si presenta una neve incontaminata. Ci saranno 40 cm. Saliamo quasi da soli...tranne che per un vecchietto che si perderà nelle nebbie!!!

Arrivati alle Piazze il meteo peggiora di brutto e decidiamo di desistere. Scendiamo rapidamente i 400 metri appena guadagnati in una neve da sogno. A volte fin troppo alta su pendenze modeste per godersela appieno. Ma è meglio non rischiare. Giorgio proprio alla fine si concede un bagno nella canalina dell'acqua.

Rientriamo con l'idea di mangiare e...poltrire...ma la scimmia è alta (la trasferta di Courma mi ha lasciato un po' di amaro in bocca) e decido di fare un salto a Santa Caterina per valutare la situazione.
A Bormio è tragica, poca neve, caldo e vento forte. A Santa tutto diverso (tranne che per il vento)...freddo e un botto di neve!!! Non posso non concedermi un 2 ore di sfogo totale sotto la cabinovia!!!!


Day 3 - Poschiavo: i ragazzi decidono di rimanere in zona...io e il Puppi ci sganciamo dopo aver letto e visto le condizioni della gita che da Poschiavo sale verso il Mot da Curt. 1300mt di dislivello con partenza da 1100 per prati e arrivo su una cimetta bassa e protetta, per uno sviluppo quasi completamente nel bosco. La neve sembra perfetta quindi decidiamo di andare là.
Purtroppo mi si rompe il GPS quindi tocca fare le cose alla vecchia maniera, cartina (grazie Simo) e relazione. Con difficoltà troviamo l'accesso e parcheggiamo. Sui prati ci saranno pochi cm di neve ghiacciata. Il Puppi già mi guarda storto....per fortuna appena saliamo la neve cresce di spessore quasi incredibilmente. A 1600 diventa fresca e non rigelata per cui ci aspetteranno 800 metri di powder in discesa!!!
Siamo solo noi due...ed in mezzo ai pini stracarichi di neve ci sentiamo davvero into the wild...finchè, squotendoli con la tavola, non ci spruzzano di fresca risvegliandoci dal sogno ad occhi aperti.

Più in alto il bosco si dirada regalandoci scenari da fiaba

Finalmente arriviamo in cima appena preceduti da 4 sciatori che, comunque, non ci rovineranno la linea. Il meteo peggiora e noi ci sbrighiamo a scendere.
Si parte su un primo pendio ripido che testo sotto lo sguardo attento del mio socio....ma la neve è una bomba e siamo lontani dai grossi accumuli che ha fatto il vento sul lato opposto.
Mi tengo a destra dove è rimasto riparato dal sole...neve da urlo...

Rientriamo nel bosco dove la situazione si fa seria: gran neve e gran discesa!!!

Ogni tanto bisogna cinghialare ma per la maggior parte del percorso si dribblano i pini che è un piacere...

Sotto i 1600 la neve è trasformata e altrettanto godibile. Arriviamo alla macchina paghi e felici come bambini!!!

Day 4&5 - Santa Caterina: dopo un venerdì così ventoso da radere al suolo tutto lo spessore della neve che c'era in cima, sabato tra schiarite e nuovi peggioramenti io e Silvietta ci concediamo 4 ore di skipass a Santa. Non poteva andare meglio di così.
Dopo una prima pista di strizza (dopo la caduta in Marmolada a Pasqua) Silvietta s'è ripresa alla grande...

tanto da divertirsi anche con meteo un po' sfigato e temperatura non sempre gradevole. Il primo giorno è stramazzata...

ed anche il secondo (dopo 3 fantastiche curve in fresca):


Day 4&5 pomeriggio - Santa Caterina: ovviamente contavo che dopo 3 ore Silvietta crollasse in baita...quindi libero sfogo a due discese tra le più belle che abbia mai fatto nei boschi di Santa...

...ma questa volta senza fermarmi ai soliti tornanti del Gavia ma proseguendo fin giù in paese...

...arrivando a scendere persino su qualche deposito tra le case!!!


Mamma mia che Befana colma di doni....ritorno a Milano la sera tardi ed oggi vedo quelle cime imbiancate laggiù...e non vedo l'ora di tornare.

Un grazie particolare: ai ragazzacci di Parma e al Fisio per il supporto di martedì. Al Puppi e Giorgio per avermi convinto a salire a Bormio. A Giorgio in particolare per non avermi troppo mandato a cagare quando l'ho messo sul treno in direzione Milano. Al Puppi che c'ha creduto e m'ha accompagnato a Poschiavo (da solo la gita non sarebbe stata così bella). A Simone, Chiara e tutto il gruppo per la gentile ospitalità, l'ottima compagnia, le grasse risate e le abbondanti mangiate!!!
A Silvietta per avermi raggiunto in treno ed avermi fatto divertire come un matto...oltre ad aver ripreso a snowboardare alla grande e aver dimostrato grande entusiasmo e voglia di tornare in montagna quanto prima!!!!

N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSATIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

1 commento:

rudy favero ha detto...

bene bene, puro godimento.... altro che dolomiti :-(
rudy