Se tutti i w-end fossero così sarebbe il paradiso….
Abbiamo organizzato la solita doppietta sci+terme in quel di Bormio con almeno 25 persone…che baraonda.
In settimana stavo controllando le previsioni: pochi centimetri in alta valle. Ma come qui nevica da due giorni e solo in appennino ci sono voci di più di un metro di neve????
Non importa, tanto non c’è nessuno con cui fare fuoripista, quindi già mi rassegno ad un bel w-end tra i “cordoli” con gli amici….drin drin…ciao Seba, dimmi: venerdì andiamo a Bormio a fare freeride con la guida, si chiama Giuliano la conosci? Vuoi venire?....aspetta un secondo…capo? Venerdì non ci sono al lavoro!
Non ci sto più nella pelle…il giovedì non passa mai…ho preparato tutte le tavole e sono pronto…
Drin drin…ciao Seba…come? Non si và più? Non ci sono le condizioni? Ma che minchia…NOOOOOOO depressione!!! Dai…andiamo noi due, tanto abbiamo già organizzato!
Ore 9.00. Stiamo salendo a Bormio 3000. Il sole sta già illuminando le piste ma fa freddo. Perfetto! Prima discesa di riscaldamento sulla solita linea un po’ imboscata…20cm di buona neve, leggera su fondo ben legato…spettacolo!
Ore 10.00. C’è ancora freddo, la neve sembra proprio stabile. Leggendo l’andamento del vento ci facciamo un’idea su dove potrebbe essere pericoloso…anche se in realtà non troveremo zone d’accumulo o lastroni pericolosi nemmeno sotto le creste o dentro le vallette…meglio di così!!! Decidiamo di fare un tentativo entrando a metà del vallone in mezzo alle roccette.
Quest’ingresso è molto pericoloso ma a quest’ora e con questa temperatura si può ancora fare. Vado avanti. Mi fermo in alto e tiro una diagonale sulla “gobba”…tutto ok. Spingo, salto…tutto bello stabile. Ok parto. Faccio un bello slalom tra le roccette e schivo i segni di una vecchia scarica ghiacciata. Arrivo in fondo sul piano. La neve è uno spettacolo. Il Seba parte…se la sta godendo alla grande…cerca una linea più a destra proprio dove c’è la colata in mezzo a i “sassi ghiacciati”….bam…che mina! Si rialza e mi raggiunge…che ghiaccione!!! Minchione! Ridiamo.
Ancora su. Il Vallone è vergine e dopo tutte le considerazioni fatte decido che si può fare. Entriamo in alto. Si parte uno alla volta. Mi divoro tutto il primo pezzo d’un fiato. La mia Selecta 175 oggi è perfetta. Punto al dosso al centro dove ho deciso di fermarmi in zona sicura. Curva, contro curva…una danza ritmica e perfetta…vedo la mi ombra alzare onde di neve…sembra un video…sembra un altro mondo!
Il Seba mi raggiunge…condizioni super…altro che! Risaliamo…in funivia molti rumoreggiano guardando le nostre tracce…il vallone è famigerato e pericoloso viste le sue gobbe e vallette…ma non oggi. Nessuno ci segue. All’imbocco del secondo giro solo le nostre due tracce. Via, si riparte. La seconda discesa è più rilassata. La via è aperta ed ora possiamo spingere di più. Cerchiamo i salti, le curve in contropendenza, i cliff, gli spazi aperti per piegare a tutta…MAMMA MIA!!!!!
Arriviamo al bosco e….buongiorno, Polizia. Avete l’arva?…si si…pala e sonda?…si si…letto il bollettino? Vabbè…non mi sembrate degli sprovveduti però lì è pericoloso…inoltre vedendovi molti sarebbero tentati a seguirvi…si sentivano le urla di gioia dalla funivia!!! Vabbè andate…in fondo v’invidio di brutto!
Rientriamo con lui in pista…qui c’è il collega che spara a zero: non capisco che gusto c’è a rischiare la vita per farsi una sciata?....fumo dalle orecchie…non posso mandare giù senza replicare: ma perché? Lei non và in moto? O attraversa le strisce pedonali? Non corre altrettanti rischi?
Morale, atteggiamento del primo agente perfetto..così come dovrebbe essere. Secondo agente…no comment…meno male che vivi in montagna, ma della sua cultura e dell’amore che noi proviamo non hai capito un azz…restaci tu in pista a rischiare la vita in mezzo ai mazzinga!!!
Ci raggiungono anche Stefano e Roberto con i loro fatski…altre due discese…epiche.
A questo punto molti si sono buttati dentro. Probabilmente molti non avevano APS e non sapevano nemmeno cosa stavano facendo. Qualcuno avrà rischiato ma per fortuna non è successo nulla. Nel pomeriggio ci raggiunge Giuliano. Altra discesa con lui, Lorenzo (maestro snow) e Truzza (altro local). Ci portiamo tutto a sinistra dove la neve è rimasta buona anche a pomeriggio inoltrato. A metà entriamo in un bel canalino, breve e ripido. Lorenzo e Truzza aprono…io per terzo me lo godo alla grande.
Risaliamo con l’ultima funivia. Sono le 16.30. Siamo stanchi ma la giornata sembra non finire mai…il sole è ancora alto. Guardiamo a sud.
Decidiamo di scendere verso S. Caterina. Questa discesa non l’avevo mai fatta. Siamo sulla cresta e dal rifugio tutti ci guardano come se fossimo dei matti.
Ci buttiamo dentro. Giuliano chiude. La neve qui è stata scaldata ed ora che la temperatura è tornata fredda ha fatto una bella crosta. La qualità della sciata è pessima…ma la bellezza della valle e della discesa è mozzafiato. Siamo tra il Valleccetta e il Sobretta in una valle incantata dove vivono branchi di camosci.
Vista l’esposizione a sud per questa stagione non credo che la ritroveremo in condizioni…ma il prossimo gennaio…1500mt di dislivello….slurp slurp.
Arriviamo sulla statale dove prontamente (gran culo) lo skibus ci raccatta…birretta allo Z, gran risate e grandi emozioni…ed è solo venerdì!
Sabato loro saranno ancora in deep powder, mentre io preferisco rimanere a Bormio con tutta la banda. Ci godiamo ancora due belle discese del vallone, il sole e le piste di Bormio con una neve invernale ed un sole primaverile…anche oggi mi sto diertendo come un matto…in fondo mi basta stare in montagna con Silvia e con i miei più cari amici per essere felice, certo l’invidia per gli altri con Giuliano è forte…ma và bene così…questa stagione è stata così ricca di pow pow che non mi sento ingordo.
Chiudo la gionata con una bella discesa esplorativa nei boschi a nord…scoprendo che c’è ancora tanto da scoprire…e ci sono molte perle nascoste da scovare.
Domenica terme (il forte vento in quota m’ha fatto rinunciare alla pellata mattutina sul Monte Forcellino) e relax…
Se tutti i w-end fossero così sarebbe il paradiso….
N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSATIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.
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