lunedì 29 marzo 2010

Corvo Bianco

Ancora una macchia viola…ancora neve…e noi siamo pronti. Ma dove si và? Fa caldo, troppo caldo. Il rischio è di trovare colla. Venerdì pomeriggio tra una webcam e l’altra sembra che a Madesimo ne scenda a tutta birra. Ma c’è la solita incognita del Groppera: se rimanesse chiuso sarebbe una vera tristezza. Monterosa? Tonale? Bormio (ancora?!?!?!)?...ma ecco l’intuizione…Stefano la butta lì anche se col cuore ancora spera di fare il Canalone…ma è meglio di là…più freddo…più alto. Ci ritroviamo la mattina presto in 4: io, Stefano, Marzio e Davide (con i suoi fattoni!!!). Nessuno conosce ma…ci fidiamo del nostro istinto e siamo di là. Il cielo si apre. Qualche nuvola scorre veloce ed ogni tanto oscura il sole, ma la giornata è limpida. Troviamo neve fin sulla strada e dopo il passo il paesaggio sembra essere fermo a gennaio, pieno inverno. -6C° segno che la neve sarà polverosa…in effetti già al parcheggio ci sono 20cm di farina.
Iniziamo a scalpitare. Vediamo le prime tracce sotto la seggiovia.

Non possiamo aspettare oltre e siamo subito dentro. Che neve spettacolo. Facciamo due giri per cogliere subito una prima, facile linea prima che venga tutto trifolato. Ma siamo avidi…ne vogliamo di più…quando vediamo scendere giù dalla cima ci rendiamo conto che siamo in ritardo…che il piatto forte è stato iniziato da altri. Ma siamo umili…è la prima volta qui, dobbiamo prendere confidenza, valutare e capire bene. Si và. La neve è veramente buona, leggera. Il fondo un po’ duro, più ghiacciato in basso (dove stacca più facilmente) meglio in alto. Qualche pera di neve morbida qua e là ma tutto sommato sembra ok. Scendiamo.

I primi metri siamo cauti, il canale è ripido e stretto ma poi si apre. Possiamo far andare a tutta.

Verso il basso riprendiamo la pista. Bisogna correre verso una nuova risalita! Prima c’è il tempo per passare in una bella zona di pillows dove fare curve saltando in sequenza da un masso all’altro. Mamma mia sembra un video!!! Poi boschetto…qui la neve è un pelo scaldata, ma i pini lasciano liberi dei bei passaggi e sarebbe un peccato non approfittarne (anche se sarebbe vietato). Ancora su. Uscito dal canale taglio a destra, traverso in mezzo a delle roccette acuminate ma, per fortuna arrivo su un bel pendio vergine tutto per noi. Parto.
Sono un po’ cauto e non forzo le curve come vorrei, ma la possibilità della prima linea mi ripaga enormemente.

Marzio subito dietro di me…oggi è incontenibile…sembra “drogato”…in effetti s’è bevuto della roba strana?!?! Davide accusa un po’ la stanchezza e si rilassa dove “non dovrebbe”…ma nessun problema. Stefano chiude. La sua linea è la più bella…”grazie”…finalmente le preoccupazioni alle spalle…è solo gioia d’esser qui con questa neve spettacolare.
Vediamo due sciatori traversare molto alti e andare a prendere una valletta laterale. Furbacchioni!!! Via, non possiamo perderla. Purtroppo restiamo bloccati alla partenza della funivia. Tutto fermo visto che una grossa valanga a lastroni è scesa dall’altra parte invadendo un collegamento. Fuori le squadre per verificare che sia tutto ok. 15 minuti d’attesa e si riparte…come potete immaginare non siamo in Italia.
Arriviamo sul traverso. Gli sciatori passano agili, ma per noi snowboarder è più complicato e pericoloso. Siamo costretti a sganciare e proseguire a piedi. Con un po’ di fatica ci guadagniamo il colletto insieme a 4 ammerigani che belli belli si lanciano giù. Ancora gran neve, ancora tutto intonso…ma è il paradiso???

Siamo stanchi, ma non ripetere la discesa sarebbe un delitto. Ora il traverso è più compatto e riusciamo a procedere velocemente. Siamo soli. Decidiamo di superare una valanga a pera scesa il mattino presto per tracciare là dove tutto è vergine.

Scelta perfetta tanto che dopo pochi minuti ci seguono altre persone proprio là dove sarei voluto passare (ma non conoscendo non mi sono fidato). Sarà per la prossima.
Ci spostiamo verso il parcheggio. Ormai non è rimasto molto qui in basso, e quel poco è trasformato in colla dal sole. Ultima linea in mezzo al boschetto, ultimo regalo di bella pow pow…

In basso ci sono quasi 9C° …ormai è primavera e non credo si potrà tornare qui a godere di bella neve se non per l’anno prossimo. Non importa, un buon spot scoperto anche a fine stagione è sempre un gran regalo!

N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSATIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

2 commenti:

io ha detto...

Mitico!
Che giornata... Mi fai venire l'acquolina in bocca :D

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;)

Unknown ha detto...

ghe sboro.