domenica 15 dicembre 2013

Canale Guglie di Cornera – Vesco pesca il jolly.

Oggi gita con gli istruttori. Tutti vanno al Cazzola. Noi no. Franco vaga tra lago Nero e rio Buscagna.
Non sembra molto sicuro della meta ma ho fiducia. La neve se non è scarsa è pessima. L’ambiente è lunare.


Ad ogni modo risalire soli soletti in un ambiente incantato è sempre una bella sensazione. In teoria la meta è la Punta d’Orogna. Anziché prenderla dal Cazzola saliamo dal pianone. E’ una variante che non ho mai fatto, quindi sono contento di esplorare questi luoghi. Sbuchiamo in alto sotto le guglie di Cornera. Franco alza lo sguardo a valutare dei “canali” imbeccato la sera prima dal Perelli. Il secondo canale sembra messo bene. Ah però…di bocca buona il Francone! Molto felice della scelta imbocchiamo il conoide tra poca neve e molti sassi e rocce fuori. Lucone opta per la risalita a piedi.
 
Io e Klaus seguiamo. I ragazzi con le ciaspole riescono a tenere bene anche senza ramponi. Vesco davanti a tutti. Sopra neve durissima e pendenza sostenuta. Ramponi fuori. Iniziamo la risalita a zig zag. Saranno 350/400 metri di risalita. Non male come 3 gita di stagione.
 
Al sole ci si scioglie…ma in alto ombra e freddo. Il canale si stringe e s’impenna. Vesco non ha i ramponi e si ferma. Franco, Lucone, Astrid proseguono.
 
Lucone è già in cima. Estraggo la picca anche solo come fattore psicologico. Salgo fin sotto alla sella. Qui la pendenza aumenta costringendoci ad appoggiarci al pendio. Meglio mi sento più sicuro. Arriviamo in cima in 4: Lucone, Franco, Musa ed io.


Vento freddo e poca voglia di rimanere lì…scendiamo in retromarcia su neve inconsistente (rotta la crosta, solo cristalli sfaccettati in cui cercare di far presa). Non c’è da sottolineare che ho il sedere stretto.
Raggiungo la piazzola dove con Musa ci prepariamo per la discesa. Sistema la split “appeso” e attento a non farmi scappare nessun pezzo. Ho quasi ultimato quando Lucone dice: “no merda!”. Mi giro e vedo uno snowboarder perdere la lamina in back e partire giù dritto come una fucilata. Il canale fa una curva e lo perdiamo di vista. Al momento non penso alle possibili conseguenze ma mi si stringe ancora di più (potete immaginare cosa).
Parto in front molto cauto e picca in mano. Scendo a foglia morta fino alla piazzola dove si sono fermati gli altri. Mi sentirei di provare una curva in back ma non voglio rischiare. Appena sotto il canale si allarga. La neve è dura ma tiene. Giro e spingo bene stando basso sui talloni. Ovviamente non posso rimanere in back quindi subito in front. La cosa funziona quindi prendo sempre più fiducia e inizio a scendere e a divertirmi. Sotto la pendenza ritorna sui 35° e le curve vengono bene. Mi fermo al limite delle rocce dove c’è Marcello e Sprea mesti e impietriti.
Era Vesco con lo snow.
S’è fatto tutto il canale scivolando ad una velocità folle per arrivare sulle rocce dove ha ruzzolato violentemente. Franco sta chiamando l’elisoccorso.

Raggiungo Vesco giusto per dare il telo argento e tenerlo caldo ma siamo già in troppi. Lo vedo vigile ma ben tritato. Per fortuna la successiva tac escluderà ogni complicazione. Lui scherza dal letto d’ospedale con il suo solito spirito. Grande Vesco…che jolly.
Scendo verso l’Aldone che ha visto tutta la scena. Rimettiamo le pelli e risaliamo per prati verso la dorsale del Cazzola.

Da qui discesa per le piste. Siamo tutti scossi dall’accaduto. Le parole spese post sono mille e più o meno tutte valide…ma alla fine credo che ognuno di noi deve valutare cosa può o non può fare…e considerare che per quanto bravi si può cadere. Vesco è assolutamente all’altezza di quella discesa ma la curva in back è traditrice. Ad ogni modo è andata di lusso e ci sarà presto occasione per risalire in sella.

 

N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

3 commenti:

aiace96 ha detto...

perfetto, ho messo la relazione e le mie foto su C2C e su flickr
ci sono anche un paio di foto tue
alla prossima

aiace96 ha detto...

non mi ha preso il link...
flickr
ci sono anche un paio di foto tue
alla prossima

Trimbax ha detto...

thnks