Oggi altra bella gita con Stefano, Marco e i ragazzi del CAI
di Cinisello. Le mie proposte vengono disertate e, alla fine, preferisco
aggregarmi a loro. Gita: un classico Stotzinger Firsten per non sbagliare.
Non mi piacciono le gite inflazionate e non nascondo d’aver
storto parecchio il naso…però è sempre una gita da 1200 mt e mai fatta…quindi
perché no?
Parcheggio di Realp già full e fila indiana in salita.
Partiamo a bomba…i ragazzi del CAI sono dei muli!!!
Stefano non è al 100% e Marco tra tavola e ABS è carico come
un somaro.
Iniziamo a infilare via via vari gruppi di scialpinisti. Ho
il cuore che pulsa nelle orecchie. Mi sembra di fare una marathon e non una
gita di skialp. Ad ogni modo sono contento di tenere il passo con la split.
Superiamo vari dossi. Il panorama è da favola. Il Galehorn
davvero goloso. I dossi sembrano non finire mai!
Dopo 2/3 di gita inizio ad arrancare. Ho tenuto un ritmo
indiavolato e non è ho più. I ragazzi si staccano ed io cerco di gestire. Alla
fine arrivo in vetta in 2h 20’…ho corso!!!
Vetta affollata ma non importa, sono felice di essere qui
con nuovi amici. Mi cambio e già fremo per la discesa. Purtroppo molte linee
sono già ampiamente trifolate…ma…chi sa cercare…l’importante è non aspettare
ulteriormente!!!
Partiamo…tutti nel vallone…ovviamente io no…cerco la linea
sul dosso dove non è quasi passato nessuno…
“venite di qui!”…”ma no…qui c’è un bel salto…”…Marco gira un
360° ma s’impiglia con la mano nella maniglia dell’ABS…pufff…vedo un pallone
rosso gonfiarsi.
Stefano si ferma per prestare eventuale soccorso…in realtà
il problema è che non si sgonfia!
Nel mentre almeno 100 svizzeri passano di fianco a Marco
solo per sfotterlo!!!
Sfilano tutti, ormai siamo rimasti solo noi 3. Vabbè…a cercare bene se ne
trova ancora: mi sposto sulla destra e tiro belle curve.
Anche sul trifolo la
neve è talmente bella che si gira bene.
Scendiamo sulla stradina…ma il drop è troppo alto su fondo
piatto…passiamo di là…ma no, Stefano, forse un po’ troppo stanco, decide di
saltare…si spiaccica sulla strada. Per fortuna non si è fatto nulla.
Rientriamo al parcheggio appena in tempo (si sta alzando un
vento freddo). Marco ha ancora il pallone gonfio in mano. Vabbè…l’airbag forse
è meglio usarlo solo per il freeride!!!
Rösti d’obbligo alla Latteria e grandi risate. Bella
giornata e belle persone.
Alla prossima.
N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.
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