lunedì 25 febbraio 2013

Colombana reloaded - SA1


Seconda gita SA1. Meteo non dei  migliori ma ha nevicato…e nevicherà…quindi gita sicura in mezzo al bosco…come non tornare al Colobana. Condizioni nettamente diverse alla volta scorsa…la strada è interrotta 100 metri sotto. Mi porto avanti, lascio tutti ancora presi con la colazione al Dolce Forno e così trovo un comodo parcheggio. Ci prepariamo sotto un’intensa nevicata.

La partenza è su comoda strada asfaltata…ma ci sono 40 cm da battere. Siamo i primi, per non dire gli unici.
Ad ogni modo la partenza soft è perfetta per allenarsi nella battitura. La pendenza dolce aiuta…ma che fatica!!!

Arriviamo alla dorsale. Il pendio è ripido e carico. Meglio tenerci sulla strada che con numerosi tornanti prosegue fino a Castello. Certo che l’abbiamo allungata di non poco ma non era proprio il caso.
Le case sono semisepolte. C’è una quantità di neve imbarazzante.

Decidiamo di rimanere sulla strada. Più si sale e più ce n’è (anche perché ne sta cadendo parecchia). Con 40 persone di cui la maggior parte alle prime armi meglio stare in campana.
Superato il paesino entriamo in una bellissimo bosco di pini.
Ogni tanto le fronde non reggono al peso e scaricano a terra tonnellate di neve polverosa che invade la strada. Siamo avvolti dagli sbuffi.

Arriviamo a Laveggiolo dove la strada termina. Iniziamo a battere in campo aperto per guadagnare il bosco superiore. C’è troppa neve. Fermo Marc e passo avanti per valutare la situazione. Mi raccomando per le distanze. Nonostante la split sprofondo fino al ginocchio.

Arrivati al bosco proseguiamo io e Astrid. In realtà lei apre la strada battendo traccia instancabilmente…mentre io ogni tanto mi alterno ma, più spesso, tengo gli occhi incollati alla traccia gps della volta precedente. Se non avessi scaricato la traccia sarebbe stato impossibile districarsi in un bosco così incasinato.
Arriviamo ai ruderi delle baite a quota 1800 mt. Siamo completamente bagnati. Nevica copiosamente. La gita termina qui. Il canale di discesa è vergine. Astrid si è meritata l’apertura da prima. Parte avvolta nella neve fresca fino alla cintola!!!

Lascio andare avanti due ragazzi. Poi non resisto e parto. C’è talmente tanta neve che ci si pianta. Loro arrancano. Io sfrutto una scia per prendere velocità, poi mi butto dritto verso il basso. Sollevo neve ovunque. La respiro, la mangio…non vedo più nulla. Che spettacolo. Sembra il Canada!!!
Arriviamo al secondo canale. Questo è ripido e preferiamo evitarlo andando a ravanare nella boschina. Forse sarebbe stato meglio scendere di lì. Senza pendenza si è quasi paralizzati.
Arriviamo sulla strada. Meki và in avanscoperta. Al bivio con la radura si ferma. Dove si và??? Arrivo a bomba ricordandomi del dentino…bammm super salto mentre i ragazzi sgranano gli occhi…”di qua che è uno spettacolo” …urlo…di gioia!!!
Arriviamo alle case basse dell’altra volta. Il cielo si apre, azzurro, il sole c’illumina mentre dall’alto cadono dei batuffoli di cotone…

Arranco a piedi sulla stradina. Poi proviamo a fare un taglio che ci porta molto più in basso di dove dovremmo andare. Il bosco s’impenna e sarebbe stupendo tuffarsi in quella neve fino alla statale…purtroppo dobbiamo rientrare in sicurezza. Arranco dentro fino alla vita dietro agli sciatori. Finalmente guadagnamo la stradina che ci riporta al parcheggio.
Ma la macchina dov’è???? Ok, tiriamo fuori le pale….

Che giornata da ricordare…

N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSARIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ahh, però!!
Ti sei trattato bene questo giro?!!
Tanta ma tanta powder; bel corso.
Matteo