Gita Sa1. Dopo le abbondanti nevicate e il pericolo alto diffuso su tutto l’arco alpino ci ritroviamo in Valgrisanche. Dovevamo andare a fare l’Arbola ma sarebbe stato troppo rischioso. Partiamo sabato mattina presto. Un po’ assonnati, un po’ delusi. Subito allo svincolo per Aosta sbagliamo strada (Cero tira dritto frastornato dai racconti del nonno, ed io dietro come un pirla!). Arriviamo all’imbocco della Valgrisanche…o meglio cerchiamo di trovare l’imbocco perché continuiamo a fare inversioni a U. Arriviamo alla base della diga….dietro front, la gita parte più in alto. Cero ma cosa avevi bevuto????
Morale partiamo abbastanza tardi verso le 10.00. In cielo molte nuvole e vento freddo…altro che salire in pantaloncini.
La prima parte è su una strada piana abbastanza noiosa. Poi risaliamo il bosco fino ai primi alpeggi. Siamo in ballo da 2 ore e abbiamo fatto solo 400 metri!!!
Iniziamo a risalire dolci pendii ma all’orizzonte solo nuvole. Sembra di non arrivare mai.
Verso i 2200 la neve inizia a diventare morbida e fresca. Magie dello zero termico. Mai e poi mai avrei pensato di trovare una neve così. Tornato le forze. Le nuvole iniziano ad aprirsi e spunta un bel sole. Cerco gli occhiali ma convinto del brutto tempo li ho lasciati in macchina. Grosso errore, sento ancora gli occhi che bruciano!!!
Finalmente arriviamo in vista del sigaro. Gli sciatori sono già su. Mancano 150 metri e non possiamo mollare.
Loro iniziano a scendere e ci lasciano spazio per sistemarci.
Pronti per la discesa??? Cazz Aldo siamo arrivati da 30 secondi!!!! Aspetta n’attimo!!!
Tutti fremiamo. La neve è stupenda. Inizia la discesa abbastanza controllata cercando d’evitare perfide roccette nascoste.
Ora è il momento di mollare e godersi i dolci pendii…la neve è perfetta!
Arriviamo un filo più in basso. Ora la neve è smollata ma altrettanto divertente. Ci buttiamo in una simpatica valletta. Carlo Giorgio ed io chiudiamo il gruppo…dietro il Cero osserva e c’intima di NON SALTARE.
Ops…mica era un salto! Ops…eh, mica l’ho visto…ops…
Tutto il gruppo è avanti…seguo Botta che parte a destra ma dopo un po’ sparisce. Vado ancora più a destra dove è tutto vergine. Dietro di me nessuno. Attorno nessuno….sento, no no no!!!!
Mi fermo. Giorgio era sdraiato in una conca mentre io ero sul’ingresso a strapiombo…altro che no, figata!!!! Salto dentro e via…azz se mi vedeva il Cero m’inchiappetava!!!
Altra valletta più stretta.
Partiamo uno per volta e disegnamo curve in contropendenza…ma girato l’angolo STOP!!!! Sbagliato strada.
Siamo costretti a fare un traverso nemmeno troppo faticoso ma con l’ultimo pezzo in neve fonda fino all’anca!!! Giorgio è cotto (praticamante non aveva più potassio in corpo).
Rientriamo sulla traccia corretta. Ora siamo dentro il bosco. No comment. Discesa “libera” con arrivo in stile mandria dritto dentro il campo di ricerca della prova ARVA…i soliti snowboarder.
Sopra di noi il sole, dietro nuvole minacciose proprio sulla gita di domani...oggi abbiamo fatto bingo!!!
Rientro per la noiosa stradina, siamo esausti…e felici…andiamo a dormire che domani ce ne aspetta un'altra!!!
N:B: PER AFFRONTARE UN FUORIPISTA IN SICUREZZA (ANCHE QUELLO PIU’ BANALE VICINO ALLE PISTE) E’ NECESSATIO AVERE ARVA (ACCESO IN TRASMISSIONE) PALA E SONDA. NON IMPROVVISATEVI SE NON AVETE ESPERIENZA DELLA ZONA O DELLA NEVE. CHIEDETE A PERSONE COMPETENTI TUTTE LE INFORMAZIONI SULLE CONDIZIONI DEGLI ITINERARI E DELLE ZONE PERICOLOSE CHE SOLO QUELLI DEL POSTO CONOSCONO. FONDAMENTALE PER GARANTIRVI LA MASSIMA SICUREZZA E’ PIANIFICARE A CASA PER TEMPO IL FUORIPISTA CHE VOLETE INTRAPRENDERE, MA NON FERMATEVI AL SOLO BOLLETTINO: BISOGNA SEMPRE VERIFICARE SUL POSTO OSSERVANDO ATTENTAMENTE LE CONDIZIONI DELL’ITINERARIO E DECIDERE, ANCHE ALL’ULTIMO MOMENTO, DI RINUNCIARE SE NON SI E’ SICURI O TROPPO RISCHIOSO.
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